Back to the Future: Episode 2 – Get Tannen: aiutiamo Doc e Marty in questa nuova avventura!
Di Luca GrassiaBack to the Future: Episode 2 (tradotto in italiano Ritorno al Futuro: Episodio 2), è il gioco per PC, iPad e PS3 che si ispira dal omonimo film di Robert Zemeckis. Però, come è di norma tra i videogiochi, dopo un bellissimo titolo (It’s About Time, che era il prequel), difficilmente si riesce a mantenere il livello del precedente. Non fraintendetemi: l’intreccio narrativo in questo capitolo è ben realizzato, con nuovi personaggi con le voci originali e nuove strade secondarie da intraprendere nell’avventura, ma sapranno gli sviluppatori della Telttale Games giocarsi al meglio le carte su questo titolo? Lo vedremo, ma prima qualche parola sulla trama del gioco.
Marty ha tirato fuori di prigione Doc indietro nel tempo e insieme si apprestano a lasciare Hill Valley, oltre che gli anni ’30. Però ora, Marty sta per scomparire e guardando il giornale, i due si accorgono che la causa di ciò è la morte da poco avvenuta del nonno di Marty, Arthur McFly; starà a voi quindi, fermare gli scagnozzi di Kid Tannen, per poi entrare vivo in questo secondo episodio. Ricordiamo che non avverrà un cambio d’epoca come molti fan speravano: sarete ancora incastrati a Hill Valley, nell’era del proibizionismo, anche se ci sarà un breve stacco verso il 1986. Gli scivoloni però non riguardano questo particolare, ma proprio le aree così dette esplorabili, che sono piatte e quasi inesistenti.
Continuando a notare i difetti, continuiamo notando i puzzle per i giocatori: infatti questi, sono talmente facili, che spesso richiedono semplicemente un clic su una risposta o su una persona giusta. I Telttale ci hanno spesso con altri giochi, abituato a questa pseudo idea di azione (ormai è un genere a sé), nel quale basta indovinare la giusta sequenza dei comandi per avanzare; diversamente ci si trova se no di fronte a enigmi nel quale bisogna prestare attenzione alle parole. Idee riciclate che si ripresentano anche in questo episodio, ce ne sono, eccome, a partire dal chiedere ad Einstein (il cane), di fiutare una pista partendo da una traccia trovata. Mancando delle vere e proprie aree esplorabili, il gioco sembra essere stato semplificato il più possibile, togliendo elementi come viaggi nel passato e nel futuro o puzzle secondari impegnativi.
Punti positivi però sono presenti: l’intreccio è ben riuscito, narrato in uno stile cinematografico che rimane fedele al film (e sappiamo che il passaggio da film a videogioco non sempre riesce); le inquadrature sono molto comode e il tempo tra le azioni e le vicende narrate è perfetto. Non si rischia mai di perdersi con la trama: sicuramente chi ha amato le pellicole dei film Ritorno al Futuro, troverà una dedica ben realizzata a tali opere.
Sappiamo che è un’abitudine sbagliata a cui ci ha abituati Telltale Games, quella di spegnere con un titolo nuovo, gli animi infuocati dei fan del prequel di quel titolo; anche se carne da mettere al fuoco qui ce n’è, eccome: strade secondarie o presentazione di personaggi chiave per poi riunire tutto in un climax adrenalinico. La storia regge discretamente anche grazie al cast storico e alle nuove piste narrative da “esplorare”. Purtroppo alla storia coinvolgente, andava affiancata una varietà maggiore di posti da visitare, con una libertà per il giocatore di girovagare, ancora più ampia: siccome mancano questi elementi e i puzzle sono troppo semplici, il gioco porta facilmente alla frustrazione. Insomma: c’è poco gioco e molte parti visive in questo titolo. Che sia una sirena d’allarme per i ragazzi di Tellttale? Staremo a vedere.
Luca Grassia
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