The Bridge: una passeggiata nella testa di Escher

Scalinate che finiscono nel nulla, possibilità di manipolare la gravità, ruotare interi livelli, alterare i colori e le leggi stesse della fisica al fine di completare una serie di puzzle mai troppo difficili ma che riusciranno ad allontanare velocemente tutti quei giocatori che preferiscono sparare prima e chiedere dopo.

The Bridge vi mette nei panni (di tweed) di un uomo barbuto, con occhiali, probabilmente un professore o pensatore che spesso deve riuscire a passare “semplicemente” attraverso una porta ma che per farlo dovrà riflettere, scartare idee, tentare varie soluzioni e osservare con cura l’ambiente circostante.

Dimenticate i giochi che vi imboccano facilmente con aiuti e indizi, il metodo principale per passare attraverso i vari livelli di The Bridge (che trovate ovviamente su Steam) sarà quello delle prove, degli errori e dell’eliminare attraverso vari tentativi le soluzioni inefficaci.
Questo da un lato è uno dei grandi aspetti positivi di questo titolo che ci allontana per qualche tempo dalla media dei giochi cui siamo spesso abituati, ma può diventare anche frustrante in certi momenti in quanto i movimenti sono piuttosto lenti e, abituati a risposte prontissime da parte dei videogame, The Bridge ci lascerà ad aspettare in modo talvolta frustrante.

Ma proprio questa lentezza da un lato permetterà al giocatore di godersi meglio una grafia in bianco e nero sorprendente, che richiama alla mente, come già annunciato nel titolo, il grande M. C. Escher e dall’altro lato aiuterà a riflettere meglio per risolvere i vari puzzle e vi assicuriamo che ogni successo darà una soddisfazione media superiore a quella cui si è abituati con questa tipologia di giochi.

Provate quindi a dare un’occhiata a certi momenti di questo lungo video di gameplay e poi di corsa su Steam, fateci vedere se sapete usare la testa oltre alla pistola…