Che fare con For Each Our Roads Of Winter?

Per una fortunata coincidenza proprio ieri, scrivendo di Heartwood, ho accennato alla recente diffusione del termine walking simulator a indicare quella categoria di giochi nei quali è più importante l’esperienza sensoriale dell’aggirarsi fra vari paesaggi, a “discapito” dei consueti confronti, scontri, puzzle da risolvere e così via.

E sembra proprio che gli sviluppatori presso Noctuelles siano indecisi su quale “strada” far prendere a For Each Our Roads Of Winter, il loro walking simulator che, a guardare il breve trailer messo a disposizione, pare magnifico.
Setting che ricorda Myst, una delle influenze principali in campo videoludico, azzeccata grafica che vira sul bianco e nero, ottimo mix fra impressionanti paesaggi naturali e altrettanto meravigliose strutture artificiali e una buona colonna sonora sempre a cura di Sauhiro Orihaus: questi i punti di forza di For Each Our Roads Of Winter.

Però al momento il gioco, non ancora pienamente sviluppato, prevede appunto “solo” delle magnifiche passeggiate in un ambiente misterioso e impressionante e i dev non sanno se farne un horror, un titolo di esplorazione, un puzzle-game o chissà che altro.

È un problema comune a qualsiasi narrativa: si tende sempre a cercare un senso, uno sviluppo, protagonisti e antagonisti e varie altre eredità greco-classiche che ancora non riusciamo a scrollarci di dosso, il tutto a scapito della pura esperienza estetica, della semplice gioia per gli occhi e per le orecchie.

A me For Each Our Roads Of Winter andrebbe benissimo così come è, luci, forme e musica da sperimentare, ma credo proprio che Noctuelles deciderà presto che direzione dargli.

Nel frattempo eccovi il trailer di For Each Our Roads Of Winter per comprendere meglio quali saranno le “evoluzioni” di questo titolo.