Dishonored e il coraggio di osare
Di Elvezio SciallisC’è una tendenza, fra gli sviluppatori di videogiochi, che sembra essere sempre più forte e accettata e consiste nel rischiare di meno, nel produrre idee meno originali, tenersi stretti vari sequel senza pensare a molto altro man mano che le console invecchiano e si avvicina l’uscita dei nuovi modelli.
In pratica molti studios sono convinti che sia meglio tenersi le idee migliori e i concetti innovativi per quando usciranno le nuove console, ecco quindi che verso la fine della vita dei vecchi modelli ci ritroviamo con un mercato inondato di cloni e sequel privi di grande attrattiva.
Persino il presidente di EA ha recentemente dichiarato in pubblico che l’ultimo periodo di vita delle console non è certo il momento ideale per lanciare titoli di un certo peso.
Eppure alcuni recenti giochi più innovativi del solito apparsi all’ultimo E3, Watch Dogs o Remember Me, tanto per fare due nomi, hanno riscosso parecchio successo e interesse e sembrano sfatare questa idea. E deve essere la stessa cosa che hanno pensato i programmatori di Arkane Studios, che vedono in questa mancanza di offerta il momento ideale per lanciare il loro Dishonored.
Si tratta di un action in prima persona nel quale l’uso dello stealth e il saper combinare in modo creativo più abilità magiche si uniscono a missioni difficili che non vengono mai spiegate completamente e a un livello di difficoltà non certo adatto a tutti: la pianificazione è una parte importante come anche l’esplorazione e l’inventiva per un gioco nel quale anche il minimo movimento sbagliato o un piccolo rumore possono significare la morte del personaggio.
Vi lasciamo con un filmato che illustra le potenzialità di questo nuovo, splendido titolo Arkane/Bethesda, disponibile per PC, PS3 e Xbox 360: cosa ne pensate?
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