Fashion Icon: gioco di ruolo social per appassionate di moda

Di
fashion icon

Care ragazze, avete presente la biondissima Carla Gozzi, l’esperta di immagine che insieme a Enzo Miccio conducevano su SKY il programma Ma come ti vesti?: compare anche lei nel giochino Fashion Icon scaricabile gratuitamente.

Ambientato nel mondo dello shopping a Parigi, questo divertente passatempo che è un po’ gioco di simulazione e un po’ gioco di ruolo con risvolto social, consente alla giocatrice di mettersi nei panni di una fashion blogger che sbarca nella capitale francese e, tra una festa, un incontro con un personaggio più o meno famoso e un flirt, deve tentare di sbaragliare le concorrenti con il suo stile, conquistare il giovane di cui si è innamorata facendo in modo che le sue rivali non glielo rubino. Per studiare il look più adatto a lei ha a disposizione oltre mille articoli di abbigliamento nelle boutique della città di Parigi (tre aree in particolare: il Quartier Latin, Avenue Montaigne e il quartier chic del Marais).

Come detto, anche Carla Gozzi è uno dei personaggi virtuali che compaiono nel gioco e anche lei partecipa alla sfida.

Il nostro alter ego è personalizzabile in ogni dettaglio. Una volta messo a punto il proprio avatar si entra in una trama fatta di intrighi, pettegolezzi e perfino scandali e bisogna anche curare il suo sito web inserendo news originali (ma potrà spiare nei blog altrui per prendere qualche spunto) per attirare molti visitatori.

4 commenti su “Fashion Icon: gioco di ruolo social per appassionate di moda”
  1. carmen ha detto:

    vorrei giocare a questo gioco

  2. Maria ha detto:

    Bellissimo questo gioco

  3. Giorgia ha detto:

    DiventeRò una staR!*

  4. alessia ha detto:

    ciaoo


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloGames.it – Guida su videogiochi e console supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009