Fight My Monster supera il milione di utenti!

Siamo abituati a pensare che qualsiasi social game, per poter raggiungere determinati risultati, debba legarsi in qualche modo a Facebook e in effetti Zynga in primis ci ha insegnato il potere di coniugare gioco e social network, ma non per tutti è detto che debba andare così e al momento c’è un social game che sta facendo molto bene nel Regno Unito pur non legando la sua diffusione a Facebook: Fight My Monster.

Il concetto base di Fight My Monster è molto semplice, siamo dalle parti del gioco di carte collezionabili in versione online, grafica spartana ma accattivante. In sostanza il giocatore, che le statistiche ci dicono essere quasi sempre di sesso maschile e di età compresa fra i 7 e gli 11 anni, schiera la sua carta-mostro contro quella di qualche altro bambino online, accumulando punti e risorse a seconda delle vittorie.

Mini-giochi laterali in stile arcade o con qualche componente educativa gli faranno guadagnare ulteriori punti. Partito con un team molto piccolo e un budget ridotto (intorno ai 150.000 dollari) ora Fight My Monster ha scoperto che proprio l’età media dei suoi giocatori è il fattore chiave in grado di renderlo indipendente da Facebook, in quanto spesso utenti così piccoli non hanno ancora accesso al popolare social network.

Ecco quindi che la voce si sparge di giocatore in giocatore e alla fine il risultato diventa sorprendente: più di un milione di utenti (divisi più o meno fra un 70% britannico e un 30% statunitense), più di 6 milioni di carte-mostro create, 32 milioni di battaglie e, dato importante per il riscontro economico, più di 100.000 genitori che hanno deciso di acquistare un account premium ai propri figli.

Purtroppo per ora Fight My Monster è solo in lingua inglese (e il mercato statunitense è ancora tutto da scoprire), sarebbe bello avere una versione italiana, il gioco insegna comunque alcuni importanti concetti inerenti la matematica e la gestione delle risorse, se qualche team intraprendente avesse voglia di tentare la localizzazione ci potrebbe essere un mercato promettente anche qui da noi…