The Forest e l’orrore allo specchio
Di Elvezio SciallisA guardare il trailer di The Forest, l’imminente survival di Endnight Games, si rimane inizialmente molto affascinati dalla qualità della grafica e dei movimenti e si comincia subito a pregustare l’esperienza di gioco, ma con il passare dei secondi una strana sensazione di orrore e turbamento cresce sempre di più o perlomeno muta e cambia target.
Siete sopravvissuti a un incidente aereo e ora vi aggirate per un’isola misteriosa cercando, con gli scarsi mezzi a vostra disposizione, di crearvi un rifugio, di trovare cibo e acqua e in genere di sopravvivere, come in ogni survival game che si rispetti.
Si posa un uccellino sulla vostra mano, ricavate della legna da un albero, la capanna sembra quasi pronta… E fin qui tutto ok.
Poco dopo però le cose cominciano a diventare più sinistre: portate delle braccia e gambe verso una mostruosa scultura/totem, composta di resti umani, cui poi date fuoco.
Per spaventare gli indigeni.
E ovviamente combattete, contro questi indigeni, e non risparmiate nessun colpo: la sequenza nella quale spaccate il cranio a uno di loro è particolarmente esplicativa ed esplicita.
Insomma, ok il cercare di vedere un’altra alba ma certi eccessi sembrano poco motivabili, The Forest gioca molto bene sulla ambigua linea di demarcazione che dovrebbe separare l’uomo dal mostro e a questo giro è facile che il vero invasore, la vera creatura disumana siate proprio voi, il player.
Con tali credenziali e video di questo tipo l’ammissione a Steam era quasi scontata, così come è scontato dirvi che giocarlo con Oculus Rift deve essere una gran bella esperienza, eccovi link al sito ufficiale di The Forest e qualche minuto di lotta nella giungla…
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