Forge: nel cuore del PVP
Di Elvezio SciallisBuona parte degli MMO, a prescindere dal genere, dal tipo di ambientazione e vari altri dettagli, contemplano qualche forma di PVE (player versus environment) e di PVP (player versus player), ci sono titoli che mettono l’accento su uno dei due e altri che cercano di bilanciare il tutto.
Quello che accomuna tutti questi giochi è lo sforzo immane e spesso noioso che bisogna fare per primeggiare sia nel PVE che, ancora di più, nel PVP: settimane e mesi di tediose quest alla ricerca della gear migliore, ore e ore di grind per recuperare le materie prime e perfezionare le proprie professioni, test su test per comprendere a fondo quale sia la migliore sequenza d’attacco, il tutto mentre si avanza faticosamente verso l’agognato level cap.
Alcuni titoli tentano di rimediare in parte a tutto ciò, penso a Dota 2, per esempio, ma in generale il dover livellare per ere geologiche unito a una eccessiva standardizzazione delle tecniche di combattimento e delle combo sottrae dal pvp il fattore dell’abilità, facendo pesare troppi altri elementi.
Forge, il nuovo MMO di Dark Vale Games mira proprio a eliminare questa serie di difetti, lasciando spazio all’abilità dei giocatori.
Niente level cap, la gear non è importante così come le professioni: fino a 32 giocatori che si massacrano l’uno con l’altro in alcuni splendidi battleground secondo le modalità classiche ormai conosciute da tutti: Team Deathmatch, Capture the Flag, King of the Hill e altre ancora.
Le cinque classi disponibili sono le varianti di vari archetipi stra-noti, abbiamo quindi l’Assassin, il Pathfinder che è una sorta di hunter, il massiccio Warden, l’incredibile Pyromancer che, oltre a devastare con incantesimi di fuoco, è in grado di volare attraverso le aree di gioco e infine lo Sciamano, l’unico in grado di curare gli alleati.
E proprio il recupero di punti vita è uno dei tanti elementi azzeccati: chi perde vita potrà recuperarla solo attraverso l’aiuto di uno Sciamano e toccando alcuni idoli disseminati per il battleground, ecco quindi che ogni colpo ben piazzato conterà a lungo.
Basato sul motore Unreal 3 e con un anomalo sistema di mira (non basterà puntare una volta, bisognerà mantenere il cursore sul bersaglio, come in un fps), Forge è il titolo ideale per chi cerca un pvp puro, immediatamente accessibile e nel quale non conti altro che l’abilità personale e la capacità di coordinazione con il proprio team.
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