Full Bore: tutto il potere del cinghiale

Ok, quindi c’è questa città sotterranea in Full Bore, piena di animali, e fin qui forse ancora tutto più o meno normale: di strutture underground ne abbiamo viste migliaia nel corso di questi anni videoludici, giusto?
Ma gli animali di questa città fanno cose da esseri umani, tipo lavorare, spostare cose, scavare come dei pazzi e tanto altro e, dato abbastanza importante, non sono animali antropomorfi, tutti carini e magari anche ben vestiti.

Prendete il protagonista, per esempio: è un cinghiale, un vero e proprio cinghiale a quattro zampe e tutto il resto, che deve aggirarsi per l’infinità open world nei vari livelli di questo ibrido fra block puzzler, platformer e gioco d’esplorazione, attraverso ambienti molto diversi l’uno dall’altro.

Si passa da templi abbandonati e antiche rovine a dei setting ben più tecnologici, fino a scene di terrore e psichedelia (presenti anche nel trailer, guardate quegli occhi…), e sarete sempre impegnati a spostare blocchi, scavare in giro, cercar stanze segrete e risolvere indovinelli.
E cadere, si cade un sacco in questo Full Bore.

Il gameplay è quello più o meno standard di tantissimi altri titoli, non aspettatevi rivoluzioni o idee strabilianti (l’immortale ombra di Metroid è, come al solito, sempre presente), ma il vostro cinghiale avrà una risorsa in più rispetto a parecchi altri suoi parenti: se proprio vi andrà male potrete abusare della funzione “rewind”, che vi permetterà letteralmente di tornare indietro nel tempo, impiegando comandi simili a quelli dei lettori dvd, per riposizionare le vostre quattro corte zampe in luoghi più sicuri, come vedrete nel filmato.

Cosa aspettate? Correte a salvare il popolo-cinghiale! Per sapere come, andate a consultare il sito ufficiale di Full Bore e date uno sguardo qui sotto.