GeoHot ha sbloccato la PS3 di Sony

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Sono passati tre lunghi anni dal giorno del suo lancio sul mercato, ma alla fine anche la console PS3 di Sony è stata crackata. L’impresa di reverse engeneering è opera di George Hotz (nella foto), più noto come GeoHot, già noto per avere sbloccato l’iPhone di Apple. In cinque settimane di lavoro è riuscito ad accedere in lettura e in scrittura all’intera memoria di sistema e anche al livello hardware del processore della console. In questa maniera ha aperto la strada ai software homebrew (sviluppati da amatori), agli emulatori di PS2, ai loader di dischi pirata, agli sfruttatori dell’hardware della console e via dicendo.

Del resto, Wii e Xbox 360, le altre console di ultima generazione, avevano resistito per molto meno tempo agli attacchi degli hacker. GeoHot riconosce che il sistema di sicurezza della PS3 è “alquanto robusto”, ma ha ceduto grazie all’impiego di “hardware molto semplice e software meno semplice”.

Ovviamente il nostro uomo non ha pubblicato i particolari della sua opera, neppure ancora terminata, poiché gli restano da trovare le chiavi di decriptazione integrate. Dice che una patch per chiudere la falla non esiste, ma anche che Sony può “può rendere le implementazioni molto più difficili” da aggirare.

Intervistato dalla BBC, GeoHot ha motivato la sua impresa come frutto di “curiosità”: lui non è un videogamer ma solo un appassionato di ingegneria inversa.

Su questa pagina il suo annuncio ufficiale.


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