Gloria Victis, un MMO fra Medioevo e Low Fantasy
Di Elvezio SciallisMolti MMO fantasy hanno in comune un vasto impiego della magia e un insieme di armi e armature che non possiamo certo definire come realistiche, ecco quindi che quando spunta fuori qualche titolo che cerca di differenziarsi è meglio seguirlo ben da vicino e aiutarne in ogni maniera possibile lo sviluppo.
Gloria Victis, creato da Black Eye Games, uno studio indipendente polacco, si propone appunto di offrire un MMO a maggiore tasso di realismo, nel quale la magia (limitata comunque a illusioni, alchimia e poco altro) è un’arte riservata solo ai personaggi più potenti ed elite e non vedrete quindi newbie castare palle di fuoco ogni minuto.
La gear è basata su armi e armature storiche e anche il mondo, diviso in quattro nazioni principali, è ispirato ad alcuni regni medievali. Non esiste un sistema di classi e quindi ogni personaggio, con il tempo e la giusta pratica, potrà padroneggiare parecchie armi e mestieri.
A guardare i primi filmati della fase pre-alfa si ha la sensazione di trovarsi di fronte a un prodotto di buon livello per uno studio indie e se i combattimenti (viene usato un sistema privo di target e turni) sembrano richiedere ancora dei perfezionamenti pare invece già molto buona la grafica sia per quanto riguarda i personaggi che gli ambienti.
A leggere le dichiarazioni degli sviluppatori, gli NPC di Gloria Victis avranno una propria vita slegata dalla semplice iterazione con i personaggi giocanti, nel combattimento giocherà un ruolo fondamentale la tattica e non dovremo quindi limitarci a semplici e ripetitive pressioni di pulsanti e ci sarà comunque un limite a quanto potrà fare un singolo giocatore, fatto che invoglierà alla collaborazione e al multiplay.
Il tutto è ovviamente ancora in piena fase di sviluppo, ma ci son le premesse per un titolo interessante che sfrutterà, come è ormai regola, il meccanismo del free to play con uno shop interno al gioco.
Eccovi un filmato, ricordatevi di visitare il sito ufficiale e spargere la voce, provando magari a contattare lo studio per provare a entrare nel gruppo dei tester…
Commenta o partecipa alla discussione