Grande attesa per Syndicate

Quando si parla di Syndicate si pensa subito sia a una attesa che è stata lunghissima sia a un confronto che sarà durissimo per chiunque. L’ormai vecchio titolo creato da Peter Molyneux brilla ancora nella memoria di molti come un gioco diverso, di altissima qualità, il cui impatto è stato fondamentale e memorabile.

Ora Electronic Arts ha pronto un Syndicate per PS3 (e in seguito anche Xbox 360 e forse PC) che promette di raccogliere al meglio l’eredità di quella vecchia gloria, cambiando parecchie carte in tavola.
Siamo quindi ora dalle parti di un FPS mentre prima si trattava di un tactical shooter e anche solo uno sguardo distratto al demo messo a disposizione ci fa capire che il motore grafico di prim’ordine regala effetti superiori alla media, magari non al top grafico assoluto contemporaneo ma sicuramente in alta fascia.

Aggiungete a questo una modalità single e multiplayer (la seconda delle quali non era giocoforza disponibile ai vecchi tempi) e ancora di più il fatto (per fortuna) che non sempre la forza bruta sarà la via migliore e vi trovate di fronte a un titolo di sicura presa e richiamo.

Ambientazione e scopi sono rimasti invariati, con un mondo nel prossimo futuro (2069) non più governato da politici ma da regioni controllate da corporazioni conosciute come Sindacati che usano agenti speciali per varie missioni, agenti che non sono solo ben preparati in ogni tipo di combattimento e armi ma hanno anche speciali impianti che gli permettono operazioni quali addirittura il controllo mentale dell’avversario.

Ecco quindi che, sia in single player che in modalità multi, dovrete analizzare molto bene missione, luogo e caratteristiche delle persone coinvolte prima di decidere quale tecnica adottare, perché non tutte potrebbero funzionare e anzi, alcune porterebbero al disastro.

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