Guild Wars 2 supera i tre milioni di copie, molti cambiamenti nell’immediato futuro
Di Elvezio SciallisCon oltre tre milioni di copie vendute a pochi mesi dalla sua distribuzione, Guild Wars 2 festeggia degnamente il nuovo anno e il post redatto dal game director Colin Johanson dimostra come ad ArenaNet siano molto sensibili nei confronti della comunità dei giocatori e intendano, durante il 2013, intervenire su ogni possibile difetto del loro MMORPG, sia esso tecnico o concettuale, per continuare a mantenere alto l’interesse dei gamers.
E questa sensibilità tornerà loro molto utile perché ora più che mai il campo dei MMORPG ha raggiunto una competitività (e instabilità) che non permette errori di valutazione da parte degli sviluppatori.
Basti pensare al caso di Star Wars: The Old Republic che, costato più di duecento milioni di dollari, dopo un boom iniziale di iscrizioni è stato severamente punito con una continua emorragia di giocatori, culminata con una trasformazione in free to play che non sembra però aver risolto il problema.
Se dovessimo riassumere in un paragrafo la media dei pareri di chi ha giocato in questi mesi a GW2 si potrebbe parlare di esperienza fenomenale dal punto di vista della meccanica e dell’estetica ma che, una volta portato il personaggio al livello massimo, presenta un endgame poco soddisfacente.
Il pvp tende a favorire troppo i giocatori esperti, con accoppiamenti che puniscono inesorabilmente i novellini e l’affollamento dei dungeon finali lascia le altre instance talvolta deserte.
I premi per tali run sono poi interessanti più che altro a livello estetico, in quanto le stats di armi e armature non differiscono in modo rilevante da altra gear finale e non c’è quindi una grossa ricompensa per lo sforzo compiuto: rimane la sensazione di aver poco da fare su base quotidiana una volta raggiunto il massimo livello.
Si tratta, in definitiva, di difetti abbastanza classici, organici per questo genere di giochi, e gli sviluppatori tendono a risolverli sempre e solo in un’unica maniera: si alza periodicamente il livello massimo raggiungibile, si introducono man mano nuove razze e classi, un’area di gioco inedita, qualche altro dungeon e ulteriori set di armature leggendarie.
ArenaNet non intende adeguarsi a questa tipologia di intervento e vuole operare sia sui difetti lamentati dai giocatori che su miglioramenti in altre aree.
Aspettiamoci quindi aggiunte alla narrazione, elemento molto importante in questo titolo e una serie di stimoli per invitare i giocatori a tornare in alcune aree, fra token e achievement personali e di gruppo.
Gli stessi achievement, di vario tipo, permetteranno di ottenere in molti casi una gear significativa, a livello dei migliori set da dungeon.
Sarà anche rafforzato l’altro grande punto di forza di questo MMORPG: la collaborazione. Nuovi premi per missioni di gruppo, nuove tipologie e metodi di collaborazione e un occhio di riguardo per le gilde, con quest dedicate ai loro membri.
Saranno anche ridisegnati molti incontri con i boss dei dungeon (e chissà, magari sarà anche perfezionato il sistema dell’aggro) e, definito come obbiettivo primario, sarà rivisto il pvp con particolare riguardo nei confronti del matchmaking.
La mia opinione sul futuro di Guild Wars 2?
Mai come ora è difficile prevedere cosa accadrà sia in generale nel campo videoludico che in particolare nel settore dei MMORPG.
World of Warcraft sembrava destinato a un calo inesorabile ma Mists of Pandaria ha rilanciato il titolo Blizzard e vedremo nei mesi se la base dei giocatori continuerà a essere fedele.
Molte compagnie hanno optato per il free to play (TERA e The Secret World sono gli ultimi casi) e ci sono almeno due colossi in grado di influenzare profondamente il futuro: The Elder Scrolls Online e il prossimo MMO di casa Blizzard, per ora conosciuto con il nome di Titan.
Guild Wars 2 è stato sotto ogni punto di vista un successo, sia per quanto concerne le innovazioni sia se confrontiamo i suoi tre milioni di copie vendute con il picco di 1.7 milioni di giocatori raggiunto da Star Wars: The Old Republic (febbraio 2012) o le modeste 300.000 copie di The Secret World.
Dovendo azzardare una previsione, il titolo ArenaNet continuerà a perdere alcuni giocatori per finire poi con l’assestarsi su una base magari non enorme ma molto fedele, demograficamente adulta e con una buona disposizione alla collaborazione per continuare a fare di GW2 una esperienza videoludica unica ed entusiasmante.
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