Human Revolution: il prequel di Deus Ex

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Square Enix sta mettendo a punto il prequel di uno dei giochi più rispettati di tutti i tempi: Deus Ex, risalente all’anno 2000 e seguito nel 2003 da un sequel che invece fu ricevuto tiepidamente, Deus Ex: Invisible War.

Nell’intenzione degli autori, Deus Ex: Human Revolution (per PC, PS3 e Xbox 360) tratterà il suo originale predecessore con molto rispetto. In fondo ai tempi si trattò di un titolo in cui concetti innovativi come la scelta e la moralità fecero scuola. Ma questa vuole essere un’esperienza nuova, che piaccia anche alle nuove generazioni, attirando vecchi e nuovi fan a un tempo.

Human Revolution è un RPG d’azione ambientato nel futuro prossimo, precisamente nel 2027. Una narrazione avvincente, con una serie di personaggi ben studiati e che, come in passato, lascerà il giocatore molto libero di giocare come desidera.

Perché è stato scelto un prequel invece di un sequel? Principalmente per conservare l’indipendenza del titolo, che sarà adatto anche a coloro che non hanno neppure mai visto o sentito parlare del gioco originale.

Nel nuovo titolo non ci saranno più i nanopotenziamenti, ma solo potenziamenti meccanici e ben visibili, che permetteranno ai personaggi di diventare avversari più temibili. Uno degli aspetti principali della storia ruoterà infatti intorno al conflitto tra persone potenziate e non. Nella trama alcuni personaggi sono decisamente contrari al potenziamento del corpo poiché lo ritengono innaturale ed empio, mentre altri pensano che si tratti solo della naturale evoluzione della razza umana. Il mondo del gioco rifletterà mondo queste due opposte visioni, a seconda della fazione in cui vi verrete a trovere.

Rispetto al titolo originale, in Deus Ex: Human Revolution sarà ancora consentito ai giocatori affrontare gli obiettivi in varie maniere. Nelle missioni esiste sempre più di un modo per raggiungere una location: se la porta principale è bloccata da un ostacolo, si può entrare dal retro, dal tetto ecc. Di solito la strada più scontata non è la migliore, ma i vari punti di accesso non sono sempre immediatamente disponibili a tutti: dipende dai potenziamenti di cui si è dotati.

Per quanto concerte le ambientazioni del gioco, saranno molto varie: dalle città futuriste alle bidoville delle metropoli, da Shaghai a Detroit, con elementi tratti da stereotipi dell’antica Grecia, del Rinascimento e della cultura cyberpunk. Tutto molto promettente, in attesa di saperne di più – prima dell’uscita a inizio 2011 – rivediamoci il trailer uscito qualche tempo fa.


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