La rabbia sbarca su iPhone: Rage per lo smartphone di Apple!
Di Luca GrassiaRage è stato pubblicato su AppStore, ed è quindi ora disponibile per iPad e iPhone. Un’uscita che anticipa addirittura quelle per le principali console, ovvero per PS3, Xbox 360, PC e Mac. Rage (che potremmo chiare iRage, vista l’edizione per Apple!) è disponibile in due versioni: una classica al prezzo di 0,79 euro installabile su iPhone e la versione HD al prezzo di 1,59 euro, installabile solo su iPad e iPhone 4.
Si tratta di uno shooter in prima persona sui binari, ovvero il percorso viene già stabilito dal computer e all’utente non rimane altro che eliminare i nemici che incontra per il percorso e abbattere gli oggetti interattivi. La modalità ‘mirino manuale’ è il pane di questo gioco. Attraverso la pressione dei tasti presenti sullo schermo del vostro iPhone o iPad è possibile fare uno scatto verso i nemici, evitare gli oggetti che vi vengono scagliati addosso e le batoste ravvicinate. Potrete anche ricaricare la vostra arma quando è scarica o cambiarla. La pecca di questa scelta come sistema di gioco è che molte volte, se ci si trova circondati, viene spontaneo sparare dei colpi a vuoto perché manca un vero e proprio attacco melée, che sarebbe d’aiuto in questi casi.
Potrete controllare il gioco essenzialmente in due modi: con l’accelerometro, oppure devolvere il tutto totalmente al touchscreen. Nel primo caso, ci saranno però delle limitazioni nella precisione di sparo e nella risposta a un attacco – e con la frenesia di questo gioco non è proprio la cosa migliore da fare! Mentre nel secondo caso, la protezione dagli attacchi dei nemici posti negli angoli dello schermo risulta più difficile, come ben noto: questo è un problema che sorge anche per i possessori di un iPad, nonostante la schermata sia nettamente più grande.
Però questo è un ottimo sparatutto per phone, forse uno dei migliori. I fan più accaniti di questo genere potrebbero storcere il naso per il sistema sui binari, ma la ripetitività dei livelli in questo gioco è una componente essenziale: infatti, questa idea forma una sorta di arena dei livelli (l’idea è tratta da una serie chiamata Mutant Bash) e sarà parte integrante degli episodi nextgen che arriveranno su altre console! L’obiettivo principale è quello di eliminare più mutanti possibili e fare soldi, oltre che raccogliere oggetti sparsi per le varie stanze; è presente un indicatore che si riempirà ogni volta che ucciderete un nemico, però si potrà riempire più in fretta se i nemici li ucciderete con degli splendidi headshoot! Quando l’indicatore sarà pieno, potenzierà l’attacco successivo (salirà per esempio a 2x, poi 3x, e via dicendo). Ma se sbaglierete mira o verrete colpiti, l’indicatore si svuoterà e addiritura i bonus raccolti in precedenza torneranno a zero. Questo per alcuni può essere frustrante, ma per la maggior parte dei gamer questa meccanica rappresenta una sfida, che porta a dare sempre il meglio di sé per raggiungere punteggi più alti.
Torniamo ai punti deboli del gioco. Sono in pratica presenti solo tre livelli (ispirati sempre a Mutant Bash) che tutto sommato sono molto poveri di elementi: i livelli si assomigliano un po’ tutti; le armi presenti sono soltanto tre e sono già sbloccate. Altri punti a sfavore sono per esempio la mancanza di un qualsiasi riferimento a collegamenti online (neanche i punteggi possono essere pubblicati su Internet, anche se ID Software provvederà almeno a risolvere questo problema): se fosse presente questa feature probabilmente la sfida sarebbe molto più appagante.
Le texture di Rage sono comunque ottime e molto dettagliate anche nelle poche ambientazioni e le animazioni rendono molto bene l’idea; la fluidità dei movimenti è perfetta e gli ottimi effetti speciali contornati dalle cure di anti-aliasing rendono giustizia, regalando quella sensazione di pulizia grafica al gioco.
Rage concludendo, è un gioco che è di una bellezza allucinante, però ha un gameplay che fa riconoscere subito gli errori commessi nel crearlo come il fatto che spesso “cozza” con il fattore frenesia; il gioco butta il giocatore nell’azione frenetica fin da subito nonostante la mancanza di una vera sfida online. Il prezzo è contenuto e ciò invoglia il giocatore all’acquisto del titolo. Un sette e mezzo faticato, si porta a casa dal titolo di ID Software.
Luca Grassia
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