L’ordine per nulla ordinato di Ossuary
Di Elvezio SciallisPiù intelligente è un gioco, più difficile diventa da descrivere con poche parole.
Prendete Ossuary, per esempio…
Sì, certo, mischia elementi di vecchi RPG con uno spruzzo di adventure e puzzle, ma non è che questo mix che vi ho appena elencato serva poi a chiarire molto le cose.
Diamo un’occhiata a come lo descrive il suo creatore, Gregory Avery-Weir: “Ossuary è un gioco tenebroso nel quale il player esplora un oltretomba pieno di persone che lentamente accumulano polvere. Esplora temi come ordine, caos, peccato e virtù e trae grande ispirazione dalla tradizione religiosa del Discordianesimo.”
Già, non aiutano molto nemmeno le sue parole, vero?
Vediamo di aggiungere qualche particolare: si sa che il vostro personaggio, invece di avere in inventario le solite cose (armi, armature, pozioni ecc ecc) ha dei “peccati” che potrà impiegare nel corso del gioco e che aiuteranno alcune persone che incontrerete, portandole a scoprire la loro vera natura.
Il cenno al Discordianesimo è molto interessante, così come lo sono alcuni box di dialogo intravisti in vari filmati di gioco e chiunque voglia sapere qualcosa di più su questo movimento, da molti ribattezzato “Zen per Occidentali” può partire dalla pagina wikipedia che a esso si riferisce.
Obituary costa solo 5 dollari, eccovi i link al sito del gioco e al blog dell’autore.
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