Mass Effect 2: l’opera su Playstation 3!
Di Luca GrassiaIl 2010 è stato un anno ricco di giochi splendidi per qualunque console; tra i tanti titoli, però, quello che ha vinto il premio come miglior gioco del 201o da parte dei lettori e dei giocatori online, è sicuramente stato Mass Effect 2. Il capolavoro della Bioware è stato votato dai possessori di XBox 360 e di PC, però la casa produttrice ha deciso con l’apertura del 2011 (ricordiamo che è uscito il 21 gennaio di quest’anno), di portare il suo progetto su Playstation 3.
Attraverso un successo sia sul piano estetico, sia sul piano del gameplay, il gioco segna un cambiamento di stile per quanto riguarda l’hardware.
Il nuovo capitolo si aggancia al precedente, ovvero dopo l’incontro con i distruttori che hanno aperto la battaglia infernale scoppiata sulla Cittadella, sede del Consiglio, che riunisce tutte le razze della galassia. Dopo degli eventi che segnano profondamente la vita del nostro beniamino, il Comandante dovrà costruirsi una squadra in grado di affrontare la guerra. Giustamente molta gente si pone il problema del collegamento al capitolo precedente, che non è disponibile su Playstation 3, ma niente paura: basterà inserire il codice che troverete nella confezione del gioco, per scaricare un fumetto interattivo che vi spiegherà brevemente cosa era successo nel vecchio episodio. Il fumetto è chiaro e molto conciso, ma fa perdere del pathos del gioco – purtroppo.
Ci saranno da scaricare pacchetti di aggiornamenti su questo titolo, ma conviene farlo con un collegamento a Internet e comprare quelli più evoluti anche se costano un po di più, giusto per non rimanere con quelli base che sono poveri di particolari.
Per chi non ha mai giocato con l’equipaggiamento della Normandy, tranquilli! Rimane un titolo molto godibile; per chi invece avesse già giocato al primo, inizierà a notare sin da subito le novità presenti nel nuovo capitolo, soprattutto quelle riguardanti i personaggi chiave della storia. La struttura narrativa si ispira a molte serie televisive moderne (ricordiamo le citazioni di Lost in primis) ed è capace di spiegare con una profondità pazzesca i caratteri e le personalità dei personaggi, in un modo che non si era mai visto in un videogioco. I finali vengono decisi in base alle scelte effettuate nel corso dell’avventura e difficilmente due partite diverse porteranno a uno stesso finale.
La prima caratteristica che si nota, sicuramente è quella riguardante l’inventario: infatti non è più come nel primo capitolo, che bisognava vendere o eliminare oggetti per guadagnar spazio, nel nuovo episodio si parla di inventario condiviso, cioè ora bisogna trovare e cercare oggetti per poterli utilizzare per la costruzione di nuove armi e potenziamenti. Altro cambiamento è la mappatura dei comandi, che è stata migliorata per rendere l’esperienza di gioco ancora più fluida e godibile; i combattimenti ora si svolgono in maniera “reale”, grazie a un puntamento molto più intuitivo. Le ambientazioni sono davvero tante e si contano circa 30 ore di gioco per finirlo, senza considerare le quest secondarie.
Viene utilizzato ancora un motore Unreal Engine, però essendo ottimizzato, il gioco segna una delle vette più importanti a livello di risultato finale, contando anche il fatto che molti problemi sono stati risolti in maniera ben curata. I giochi di ombre, sono ben realizzati attraverso anche le librerie aggiornate dei motori della console di casa Sony (quelli che verranno utilizzati per Mass Effect 3) e risultano più precisi rispetto alla versione di un anno fa.
Problemi in questo gioco? Ne sono presenti ma sono classiche problematiche tecniche: per iniziare manca l’antialiasing (il filtro che elimina righe diagonali dai modelli), anche il normal map texture, che permetterebbe una risoluzione migliore e una giusta profondità al game. Però constatiamo che il gioco si trova su una console domestica e non su un PC che ha un processore più potente: quindi il risultato rimane ottimale anche così.
Le musiche epiche e le voci dei personaggi sono una sinfonia per le orecchie, anche dopo ore di gioco. Ottimo il doppiaggio italiano (ricordiamo Claudio Moneta, che fu il doppiatore originale ma che per un incidente fu costretto a rimanere in ospedale per un po’ di tempo, non riuscendo a completare l’ opera), accompagnato da Giacomo Zito che in alcuni tratti ricorda il precedente Moneta e la cui voce risulta anche abbastanza piacevole.
Aver spostato un titolo così importante su una console come la nostra amata Play 3 è stata una mossa azzardata, ma che va sicuramente ripagata. Con gli aggiornamenti scaricabili vi consigliamo di non farvi sfuggire uno dei migliori Action RPG presenti sul mercato, anche per attendere al meglio il capitolo finale della saga, ovvero il terzo, che dovrebbe essere pronto per fine 2011. Al dì là di caricamenti troppo lunghi, la componente ruolistica ridotta all’osso e la connessione a Internet, vi consigliamo di acquistarlo: un 9.5 su 10 c’è!
Luca Grassia
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