Mega Man rinasce in Mighty No. 9
Di Elvezio SciallisVediamo prima di tutto di unire due fatti che credo siano riconosciuti da gran parte del mondo videoludico:
1) Mega Man è sicuramente stato uno dei più importanti side-scroller platform e ha ancora adesso una enorme influenza in questi campi;
2) Quando cominci una campagna Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere 900.000 dollari e la concludi con la somma totale di 3.845.170 è un chiaro segno di quanto il tuo lavoro e le tue capacità siano apprezzati e stimati.
Mighty No. 9 nasce proprio da questi due dati: Keiji Inafune, il creatore di Mega Man, torna a lavorare sul suo concept preferito e sforna un gioco che, a guardare i primi trailer e filmati di gioco, sembra essere il grande erede dello storico titolo.
Ambientato in un futuro non troppo lontano, Mighty No. 9 ipotizza il crollo del capitalismo, con un nuovo socialismo che sorge per garantire benessere: i robot lavorano per noi, cessa la competizione e ogni persona ha abbastanza di che vivere.
Per dare però sfogo a determinate pressioni sociali e garantire il divertimento alle masse, viene creato una speciale arena dentro la quale combattono fra loro i robot più forti, fra i quali brillano i Mighty Numbers, nove androidi creati dal Dr White.
Ma un gruppo di terroristi sparge un virus informatico molto potente e proprio i Mighty Numbers si ribellano all’uomo e conquistano settori vitali della città.
O almeno, otto di loro: il nono robot, Mighty No. 9 appunto, da sempre considerato l’elemento più debole del gruppo, è l’unico ad aver resistito al virus e spetterà proprio a lui cercare di metter fine al dominio dei suoi otto fratelli.
Non penso ci sia molto da dire sulle meccaniche di gioco, molto simili a quelle di Mega Man, se devo proprio trovare un difetto (che però è comune a molti titoli simili ed è più che altro questione di gusti) posso dire che non amo la colonna sonora, troppo invadente e protagonista.
Eccovi link al sito ufficiale e qualche minuto di gameplay.
Commenta o partecipa alla discussione