Nello spazio profondo con Limit Theory
Di Elvezio SciallisDopo parecchio tempo passato senza grandi spunti, sembra proprio che chi ama i videogame di commercio/esplorazione/combattimento ambientati nello spazio troverà nell’immediato futuro pane per i suoi denti.
Oltre a Elite:Dangerous, di cui vi abbiamo parlato più volte e tenendo conto anche, in qualche modo, di Space Engineers, ecco che ora si aggiunge anche Limit Theory al gruppo.
Open world generato proceduralmente e quindi diverso di volta in volta; motore grafico creato da Josh Parnell con particolare riguardo alla gestione delle fonti luminose; ottime possibilità di scelta fra attività di estrazione mineraria, commercio con vari sistemi e/o guerra contro gli innumerevoli npc: queste sono solo alcune delle caratteristiche di Limit Theory ed è particolarmente interessante, per chi è curioso nei confronti del processo di creazione di un gioco, seguire il (video)diario del creatore, che spiega di volta in volta problemi, idee e soluzioni.
L’unico limite sarà la vostra fantasia e se avrete costanza e abilità sarete in grado, partendo da una piccola astronave, di fondare un vero e proprio impero planetario, con una flotta a disposizione e stazioni spaziali sparse per lo spazio, fino ad arrivare ad avere la capacità di muovere guerra a interi sistemi planetari.
Parnell vuole ancora lavorare molto sull’AI del gioco, per riuscire a creare NPC in grado di muoversi e pensare al di fuori di pattern prestabiliti, così da dar vita ad alleanze e scontri, commerci e decisioni poco prevedibili che miglioreranno ancora di più l’esperienza di gioco.
Eccovi il video che aveva aperto la campagna Kickstarter (conclusasi con grande successo) e il link al sito ufficiale di Limit Theory per chi è in cerca di maggiori informazioni.
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