Night in the Woods e il valore della perdita
Di Elvezio SciallisFinché ci saranno in giro tizi come Alec Holowka (Aquaria, Paper Moon) o Scott Benson (Late Night Work Club) chi ama un modo di giocare diverso da quello supino e seriale proposto da troppi altri sviluppatori potrà dormire sonni tranquillissimi e il loro Night in the Woods, attualmente in fase crowfunding, ne è l’ennesima dimostrazione.
Indossate i panni di Mae, una gatta che molla gli studi per tornare a vivere dai suoi, in un attico.
Scoprirà che la città natale di Possum Springs non corrisponde più ai suoi ricordi e idealizzazioni e gli amici di un tempo si sono ormai persi di vista l’un con l’altro, ognuno preso dai suoi cambiamenti.
Ma, ehi, buttiamo nel mix di Night in the Woods anche il fatto che Mae non è l’ennesima school-dropout destinata a una carriera in qualche catena di fast food: ha dei poteri paranormali, può proiettare il suo io astrale e scopre che la vicina foresta potrebbe essere la fonte dell’imminente apocalisse…
Esplorazione, avventura, grafica 2-D che vale da sola l’esperienza e il narrare, attraverso scontri, puzzle e movimenti vari, l’inevitabile senso di perdita che accompagna ogni momento della nostra vita e come esso possa essere alleviato proprio dalla continua e rinnovata presenza di ciò che più ci fa male perdere, ovvero l’amicizia e l’amore.
Ci vorrà, ahimè, ancora parecchio tempo prima che Night in the Woods veda la luce della distribuzione, nel frattempo l’ottima notizia è che Infinite Fall ha già raccolto la somma completa su Kickstarter e quindi la gatta Mae può dormire sonni tranquilli!
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