Onlive: è il futuro dei giochi?
Di Luca GrassiaOnlive è un progetto ambizioso che si prepara a sbarcare presto sul mercato internazionale. Si tratta di un sistema di distribuzione videogiochi on demand (i giochi possono essere noleggiati per un minimo di qualche giorno fino a un massimo di tre anni).
I giochi disponibili, come accade in un cloud computing, sono quindi precedentemente computerizzati, renderizzati e memorizzati online.
Il servizio sarà compatibile con i computer Mac dal sistema operativo Intel o con i PC con sistema operativo Windows XP, Vista o 7. Sarà possibile collegare la microconsole Onlive al televisore di casa, per trasmettere sullo schermo i giochi in streaming noleggiati.
Molte case produttrici assai famose (come Electronic Arts, Ubisoft, Warner Bros e Codemasters) si sono già accapparate – con un apposito contratto – un posto per i propri giochi sulla piccola console. Per lo streaming sarà necessaria una banda larga minima di 1.5 Mbps per la risoluzione SD, mentre per la risoluzione in HD serviranno 5 Mbps. Non ci saranno canoni mensili da pagare; per acquistare o noleggiare un gioco dovrete usufruire del Digital Delivery di Onlive. I dati non si memorizzeranno nella console, quindi avrete bisogno sempre di un collegamento Internet attivo.
Arriviamo alla parte più succosa che interessa gran parte degli utenti: i prezzi. Questi variano da 9.99 a 49.90 dollari a gioco, a seconda che si noleggi o si acquisti il prodotto. Una volta acquistato, il titolo sarà giocabile per ben tre anni; dopo di che ci sarà da riconfermare l’acquisto per continuare a giocare. Però, tranquilli! I giochi si potranno provare per almeno mezz’ora prima di comprarli.
Sembra un progetto interessante, che punta al risparmio sui giochi e sul materiale utilizzato per elaborarli, ma punta anche a unire grandi aziende videoludiche nel difficile compito di avere sempre successo nell’intrattenimento virtuale. E si sa che in questi periodi di crisi, avere idee che si basano sulla cooperatività delle aziende, può salvare. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi del progetto.
Luca Grassia
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