Planet Explorers e il profitto interstellare
Di Elvezio SciallisIn fondo, e nemmeno tanto in fondo, la lezione principale che ci insegna Planet Explorers, attualmente in fase di sviluppo presso Pathea Games, è terribile: non importa dove piazzerete degli esseri umani, questi in breve tempo cominceranno ad agire guidati unicamente dalla legge del profitto.
È come se accanto alle classiche abilità e caratteristiche standard tipo stamina, intelligenza, carisma, saggezza, agilità e forza, avessimo anche una barra del capitalismo in continuo “progresso”.
Volete un esempio? Credo non ce ne sia di più chiaro appunto di Planet Explorers, titolo che per altri versi ci sembra molto interessante e in grado di regalarci parecchie ludo-ore di gran livello.
Naufragate su un pianeta sconosciuto e cosa succede?
Vi trovate immediatamente, per pura sopravvivenza, a dover compiere tutti i consueti step di crafting che abbiamo già visto in migliaia di altri titoli simili e quindi partire dagli attrezzi più poveri e primitivi per costruirne di migliori e più adatti alla caccia, pesca, coltivazione e tanto altro ancora.
Il bello è che i famosi “recipe” per progredire e creare attrezzi più evoluti vi verranno venduti usando una forma rozza ma efficace di moneta, anche negli istanti che seguono immediatamente il vostro naufragio, eccovi quindi a dover cacciare i vari animali alieni per ricavare la carne con cui pagare la vostra evoluzione e sicurezza: è davvero lezione insieme mortificante e illuminante.
Per il resto non voglio anticiparvi più di tanto: ci sono i classici elementi di esplorazione e survival, con un livello di mortalità che mi sembra essere bello tosto rispetto ad altri titoli simili e una grafica molto gradevole e interessante.
Fatevi un giro sul sito ufficiale in attesa della release e godetevi questi filmati. Esportiamo capitalismo anche nei pianeti più lontani e sconosciuti, ci sarebbe da piangere se il tutto non fosse così meccanicamente divertente.
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