Primo filmato per Shroud of the Avatar
Di Elvezio SciallisMesi fa vi avevo parlato del nuovo progetto di Richard Garriott, il creatore della serie di Ultima e uno dei programmatori più esperti in assoluto in tema di RPG e MMO fantasy.
Shroud of the Avatar: Forsaken Virtues, il suo prossimo titolo ancora in fase di allestimento, è un action-rpg ricco dei vari elementi che da sempre contraddistinguono la “scuola Garriott”, ovvero totale libertà nel costruire il proprio personaggio, cercando di rifuggire la rigidità delle classi standard; forti spunti culturali con aspetti quali altre lingue e varie etiche che non rimangono orpelli inerti bensì giocano la loro importanza e, su tutto, un mondo il più interattivo possibile.
E da quel post di qualche tempo fa son successe parecchie cose, visto che il Kickstarter organizzato per raccogliere il milione di dollari necessario allo sviluppo del gioco ha avuto un successo incredibile, giungendo a ottenere quasi il doppio della somma richiesta.
Richard Garriott è quindi al lavoro e in questo filmato di presentazione (che dura un’oretta) si possono scorgere alcune immagini del gioco, purtroppo in bassa risoluzione. Non vi è ovviamente ancora nulla di definitivo e anzi, conoscendo questo sviluppatore dobbiamo mettere in cantiere ancora molti mesi di attesa, ma più che le immagini proposte sono interessanti i discorsi di “Lord British”, sia quando verso i primi minuti illustra i vari cambiamenti ed evoluzioni degli RPG/MMO, identificando sostanzialmente tre ere ben distinte, sia quando comincia a parlare dei vari aspetti di Shroud of the Avatar: Forsaken Virtues, in particolare il tentativo di riunire tutto il futuro pool di giocatori in una sola shard, lasciando poi al sistema il compito di raggruppare gli amici con un meccanismo di “re-sharding”.
È ovviamente troppo presto per esultare o anche solo giudicare in qualche modo l’operato di Portalarium: vi lascio al filmato di presentazione, sotto al quale ho aggiunto un filmato-demo di una decina di minuti riguardante il gameplay.
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