Retrovirus: una feroce guerra dentro al vostro computer
Di Elvezio SciallisQualcuno fra i nostri lettori più “anziani” ricorderà ancora un titolo degli anni Novanta, Descent, cui questo Retrovirus si ispira migliorandone ovviamente molte sezioni.
Andiamo direttamente al punto, senza tanti preamboli: ci troviamo di fronte a un onesto fps nel quale la storia conta poco o nulla (e quando conta è affollata di termini pseudotecnici che non aiutano né la comprensione né l’empatia con i personaggi coinvolti) ma che offre quello che troppo spesso ormai molti titoli si dimenticano di presentare: difficoltà.
Il vostro computer è stato infettato da un virus particolarmente tosto e voi interpretate in sostanza l’antivirus, un drone che dovrà percorrere i vasti spazi cibernetici del vostro pc in cerca di cellule infette, nodi che creano infezione e del virus vero e proprio, in una azzeccata commistione fra tecnologico e organico.
Movimento in sei direzioni con rotazione a 360, capacità di rendersi invisibile, accelerazioni potenti per sfuggire al nemico e buone capacità di scan dell’area sono solo alcuni dei mezzi a vostra disposizione (insieme, ovviamente, alle armi) per combattere i virus ma, vi avvisiamo, non sarà una passeggiata.
Le vostre risorse energetiche sono limitate e qualsiasi azione le intacca: aggiungete a questo fatto l’esigenza di dover distruggere i nodi infetti al più presto, pena una proliferazione incontrollabile delle cellule “maligne” e vi renderete conto che, specie una volta ben immersi nel gioco, gli scontri importanti dovranno essere ben pianificati.
Ma è appunto questo il bello: in un mare di giochi che ormai ti prendono per mano e ti coccolano, Retrovirus non sconta nulla ed è pronto a punirti per ogni tuo errore! Eccovi i primi 40 (!) minuti di gameplay, tanto per darvvi l’idea dell’estrema liberta di movimento e customizzazione che vi garantisce questo titolo.
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