Solo dolore, violenza, sadismo e disperazione in LISA
Di Elvezio SciallisLa gloria e la vittoria. Tanti nemici e tanto onore. Armature scintillanti e interi dungeon devastati da una singola persona. Bottino e fama.
Sono tantissimi gli RPG che vi offrono questi elementi.
LISA no.
LISA, sviluppato da Dingaling (Austin Jorgensen), vi propone ben poca speranza, molta sofferenza e un livello di sacrificio che raramente abbiamo visto in altri titoli simili.
Il mondo post-apocalittico di LISA non ha nessuna pietà: sono rimasti solo i maschi e droga e alcol sono i principale modi per evadere dalla disperazione.
Dovrete farvi strada tenendo bene a mente il fatto che non siete certo degli eroi e che vivete in un universo affamato dove incontrerete persone disposte a tutto e anche voi imparerete ben presto a diventare disposti a ogni azione.
Vi potrebbe capitare di dover rinunciare a una gamba o un braccio per sopravvivere o salvare la vita di un amico, dovrete essere pronti a lottare letteralmente coi denti, magari rivelare la posizione di un gruppo di persone inermi al nemico in cambio di qualcosa e, ebbene sì, in un mondo senza donne potreste anche essere costretti a prostituirvi per cibo.
LISA mette in un angolo il giocatore e lo forza a scelte difficili che avranno grandi ripercussioni sia sugli snodi della trama che sul gameplay stesso e in tempi in cui ci sono fin troppi giochini facili che sembrano più che altro passeggiate arricchite da una buona grafica, ecco che un titolo come questo diventa ancora più necessario.
Campagna Kickstarter già avviata con buona parte dei 7000 dollari già raccolta e un piccolo demo disponibile gratuitamente per farvi meglio comprendere che razza di mondo sia quello di LISA. Eccovi un breve filmato.
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