Sony e Microsoft non hanno rispetto per i videogiochi?
Di Elvezio SciallisDa queste parti non ci occupiamo spesso delle anticipazioni sulle prossime tecnologie e dei dettagli di supporti e macchine, preferendo concentrarci sulla pura esperienza videoludica. Anche per questo c’è una caratteristica delle console di prossima generazione che qui in redazione ci lascia alquanto perplessi, ovvero il fatto che Microsoft ha già annunciato che la Xbox One non sarà in grado di far girare i vecchi titoli mentre Sony per ora ha preferito rimanere sul vago ma sembra di capire che possa prendere la stessa strada.
Lottiamo, tutti noi, per far passare all’opinione pubblica e alla storia il concetto di videogioco come arte e cultura.
Lo stiamo facendo da decenni, dal casual gamer al più noto giornalista, passando per chi ha girato documentari sulla materia, chi organizza campionati e chi mette online piccoli blog e grandi siti.
Lo abbiamo fatto anche con i fumetti e con i telefilm e non sempre abbiamo avuto successo, a seconda dei Paesi e dei momenti.
Ma questo tipo di lotte hanno sempre avuto una caratteristica in comune: c’era un fronte unito fra i consumatori, gli intermediari e i produttori.
Chi vende fumetti crede nei fumetti e li ritiene, oltre ovviamente una attività economica, anche un prodotto culturale.
Nel campo dei videogiochi questa unità non sembra esserci. La memoria è importante, conservare le opere passate è attività che in ogni altro campo è protetta, privilegiata, favorita e fondamentale per comprendere meglio la storia di quell’arte, godere quando si vuole di determinate esperienze, riviverle a piacere e tramite questo dato comprendere e sperimentare ancora meglio le opere future.
Con questa decisione invece Microsoft (e probabilmente Sony) manda un preciso segnale: “per noi i videogiochi non sono cultura, non sono arte, sono semplicemente un altro tipo di fast food da consumare quanto più velocemente possibile, anzi, guardate, teniamo più alla conservazione storica dei film in quanto, pur non permettendovi di giocare vecchi titoli, vi offriamo il lettore dvd, formato ormai in declino da molto tempo”.
Se già non è facile far passare l’idea dei videogame come elemento importante della cultura di questi anni, avere contro due dei più importanti nomi del settore non le renderà certo l’impresa meno ardua…
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