Videogiochi 3D: che cosa implicheranno?
Di nicolettaSe c’è una parola che sta caratterizzando l’anno 2010 nel mondo dell’high-tech, questa è sicuramente 3D. L’industria multimediale è come malata di tridimensionalità, a partire dal cinema, ma anche nell’ambito videoludico nessuno scherza.
Si tratta ovviamente di una splendida opportunità di business, ma non risulta ancora chiaro ogni aspetto di questa rivoluzione. Prima di tutto, non si capisce ancora quali saranno le tempistiche del cambiamento. Quando esisterà un numero sufficiente di console e sistemi capaci di supportare il formato 3D? Non basta qualche decina di individui in un paese: ce ne vorrebbe un esercito! Alcuni stimano che la massa critica sarà raggiunta verso la fine del 2011 o nel 2012.
C’è chi ravvisa una sorta di ‘sciacallaggio del 3D’. Spieghiamo meglio: le software house mirano a far fruttare immediatamente la novità 3D mediante prodotti scadenti che, deludendo gli utenti, probabilmente spingeranno ancora più in là la data del cambio della guardia tra 2D e 3D.
Un’altra variabile da tenere in considerazione nelle previsioni è sicuramente la spesa che un utente deve sostenere per passare al mondo tridimensionale. Una cifra ingente: servono un nuovo televisore, occhialini e quasi sempre un sincronizzatore. Tutto questo in un periodo in cui la maggior parte delle famiglie fa fatica a sbarcare il lunario e il mondo dei videogiochi patisce non poco per la crisi economica mondiale…
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