Warco: come ti rivoluziono lo sparatutto
Di Elvezio SciallisLo sparatutto in prima persona, l’amato FPS, è un genere di videogames in continua evoluzione ma spesso, fra un capitolo e l’altro delle varie saghe, lo sforzo testo a migliorare il prodotto sembra concentrarsi unicamente sui dati tecnici. Certo, si tratta di uno degli aspetti più importanti, è vero, ma l’intero campo può essere esplorato e innovato anche in altre direzioni.
Ci ha pensato il team di sviluppo di Defiant Development che, anche grazie alla consulenza di registi e giornalisti, sforna una nuova idea di FPS, in grado di far discutere e riflettere sul senso stesso di violenza virtuale e di conseguenza delle proprie azioni.
In Warco: The News Game, i fucili si tramutano in telecamere e non è certo un caso che in inglese per dire sparare e filmare si usi lo stesso verbo, to shoot.
Dati tecnici molto buoni, come potete vedere dal trailer, ma la novità è tutta nelle dinamiche e nell’etica di fondo: in Warco interpreterete una corrispondente di guerra, Jesse DeMarco, impegnata nelle varie zone calde del globo. Armati di telecamera, dovrete affrontare difficoltà di vario tipo, da quella ovvia di evitare scontri riuscendo però a filmarli, al momento cruciale del montaggio di quanto avete ripreso, prima di inviare il tutto alla vostra rete televisiva di riferimento.
Serviranno quindi le giuste riprese ma anche molto talento nel saper scegliere quali immagini inserire nel pezzo e quali invece tralasciare e dovrete quindi non solo mostrare tutta la classica abilità di smanettoni (e di percezione spaziale dei pericoli) tipica di molti FPS ma anche buone capacità gestionali nelle scelte di montaggio, pena il vedersi rifiutare il servizio giornalistico.
Sviluppato, come abbiamo detto, con l’aiuto di veri reporter di guerra, Warco non solo si propone come alternativa a titoli più classici e collaudati ma, in un periodo in cui giornali e televisioni spesso non hanno freni morali nel proporre le immagini più atroci, cerca di innestare qualche spunto di riflessione sulla rappresentazione della violenza (reale o virtuale) sugli schermi…
Commenta o partecipa alla discussione